Il Blob, questo organismo unicellulare che potrebbe essere la chiave dell'apprendimento naturale (QuickTalk v07)
Scopri il Blob, questa enigma della natura che interessa tanti ricercatori, in un documentario di 5 minuti prodotto dal CRNS e, con editing, voce e sampling Disruptive Talks!
🍔 Ciao la Disruptive Fam! 🍔
Come promesso, ci ritroviamo ogni giorni questa setimana! Spero che abbiate apprezzato il nostro focus di ieri sulla space economy!
Oggi, parliamo di un organismo affascinante che sta incuriosendo la comunità scientifica: il Blob, o Physarum polycephalum.
Vi consiglio vivamente la versione video, per quanto vi proponiamo questa pillola in versione documentario (un documentario del Centro di Ricerca Scientifico francese rilavorato per voi).
In versione podcast audio (con un grande lavoro di post-produzione per eliminare molti dei miei errori): Spotify / Apple Podcasts / Altre piattaforme.
Questo organismo unicellulare, che vive principalmente nei sottoboschi, lontano dalla luce, non è né una pianta, né un animale, né un fungo. È una cellula gigante, un mistero biologico che sfida le nostre concezioni tradizionali di intelligenza e apprendimento.
L’Università di Tolosa ha dedicato anni allo studio del Blob, cercando di capire se questo organismo senza cervello sia capace di apprendere. E i risultati sono sorprendenti!
🧂 L'esperimento del ponte di sale
In un esperimento ingegnoso, i scienziati hanno posto il Blob di fronte al suo cibo preferito, separato da un ponte di sale. Inizialmente, il Blob ha impiegato 10 ore per percorrere solo un centimetro sul ponte salato. Ma, giorno dopo giorno, il sale sembrava infastidirlo sempre meno. Dopo 5 giorni, il Blob è riuscito ad attraversare il ponte di sale con la stessa velocità di un ponte non salato.
Questo esperimento, ripetuto su 4.000 Blob diversi, ha dimostrato che il Blob è capace di apprendere, nonostante l'assenza di un cervello. Un risultato che ha sorpreso e affascinato i neuroscienziati di tutto il mondo, sfidando il dogma che l'apprendimento sia prerogativa degli organismi con un sistema nervoso.
🤝 La trasmissione della conoscenza
Ma le sorprese non finiscono qui. I ricercatori hanno voluto capire se il Blob fosse in grado di trasmettere ciò che aveva imparato. Sfruttando la capacità del Blob di fondersi con i suoi simili, unendo le loro membrane per formare un unico network di vene, ha scoperto che l'informazione può passare da un Blob all'altro.
Dopo una fusione di tre ore, il Blob "ingenuo" aveva acquisito la preferenza per il sale del Blob "esperto". Inoltre, iniettando direttamente il sale nelle vene di uno che non aveva ancora imparato ad apprezzarlo, i ricercatori hanno generato un apprendimento istantaneo, come se avessero iniettato un ricordo nella memoria.
🌍 Preferenze alimentari e origini geografiche
Questi esperimenti hanno rivelato che ogni Blob è unico, con preferenze alimentari influenzate dai suoi ricordi e dalla sua origine geografica. Infatti, il Blob mostra preferenze che sembrerebbero legate alla "memoria" di ciò che è più comune o disponibile nel suo ambiente di origine.
Un esempio lampante è la differenza tra il Blob americano e quello australiano nell'esperimento condotto dai ricercatori. Mentre il Blob australiano si cibava felicemente di fiocchi d'avena biologici, il suo omologo americano li rifiutava, dimostrando una preferenza per un marchio specifico di alimenti americani.
Questo comportamento suggerisce non solo una capacità di apprendimento e adattamento ma anche che i Blob possono sviluppare "gusti" basati sulle esperienze passate o, forse, sulle condizioni ambientali delle loro regioni d'origine.
📚 Implicazioni per la ricerca e altre scoperte
Le scoperte sul Blob stanno alimentando numerosi studi fondamentali sull'intelligenza cellulare in tutto il mondo. Questo organismo apparentemente semplice potrebbe illuminare la ricerca sulla crescita dei tumori o rivelare nuove molecole. Potrebbe aiutarci a comprendere meglio la complessità del vivente.
Infatti, numerosi ricerche confermano quanto ipotizzato dall’Università di Tolosa. In Australia, Madeleine Beekman e Tanya Latty della School of Biological Sciences e dell’Università di Sydney, hanno confermato questi resultati nel paper scientifico “Brainless but multi-headed: decision making bu Acellular Slim Mould Physarum Polucephalum”.
Ma cosa rende il Blob così speciale dal punto di vista scientifico? Ecco alcuni punti chiave evidenziati dalla ricerca:
🧩 Comportamento decisionale complesso: nonostante l'assenza di un cervello, è in grado di trovare il percorso più breve attraverso un labirinto e di costruire reti di trasporto efficienti simili a quelle umane.
🎯 Problem solving e ottimizzazione: può risolvere puzzle computazionali impegnativi, gestire decisioni di foraggiamento multi-obiettivo e bilanciare l'assunzione di nutrienti in modo apparentemente razionale.
🤔 Intelligenza irrazionale: a volte, il Blob mostra comportamenti che sembrano irrazionali agli occhi umani, un effetto collaterale del meccanismo di feedback positivo che usa per formare vene verso fonti alimentari profittevoli.
🍽️ Regolazione dell'assunzione nutrizionale: è in grado di regolare l'assunzione di carboidrati e proteine per raggiungere un apporto nutrizionale ottimale quando gli viene offerta una varietà di diete.
🔬 Potenziale modello per la ricerca decisionale: la semplicità biologica del Blob, combinata con comportamenti decisionali complessi, lo rende un modello interessante per lo studio dei processi decisionali, con potenziali implicazioni per la comprensione di organismi più evoluti, inclusi gli esseri umani.